Descrizione
PREMESSA
Il Protocollo Accoglienza intende presentare un modello che illustri una prassi condivisa, corretta e pianificata, con la quale affrontare e facilitare l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri.
Tale documento può essere considerato un punto di partenza comune, ma anche uno strumento di lavoro flessibile, aperto a successive revisioni ed integrazioni sulla base delle esperienze realizzate, dei bisogni individuati e delle risorse della scuola.
Il D.P.R. n.394/99 all’art.45 attribuisce al Collegio dei Docenti compiti deliberativi per l’inserimento e l’iscrizione degli alunni stranieri nelle classi; la successiva C. M. n. 24 del 1 marzo 2006, riconfermando tali compiti, suggerisce di definire e deliberare, un Protocollo Accoglienza.
FINALITÀ
- Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di un’altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;
- Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza e integrazione di alunni stranieri;
- Favorire la creazione di un clima d’accoglienza e di attenzione per rimuovere gli ostacoli alla piena integrazione e per facilitare i processi di apprendimento;
- Valorizzare la cultura d’origine e la storia personale di ogni alunno;
- Facilitare la relazione con la famiglia immigrata;
- Costruire reti collaborative tra scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’educazione interculturale.
CONTENUTI
Il Protocollo Accoglienza delinea prassi di ordine:
- Amministrativo – burocratico (iscrizione, documentazione); Comunicativo – relazionale (fase di prima accoglienza);
- Educativo -didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, insegnamento Ita. L2, curriculum, collaborazione genitori, educazione interculturale);
- Sociale (attività integrate con il territorio) come da “Linee guida per l’integrazione e l’accoglienza alunni stranieri” (C.M. n. 24 del 23 marzo 2006).
In particolare:
- prevede la costituzione di una Commissione Accoglienza;
- contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri neo arrivati o comunque da inserire in un progetto di accoglienza;
- traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo;
- prevede scritte plurilingue in vari punti dell’Istituto scolastico;
- prevede l’individuazione di un piccolo gruppo di alunni stranieri senior con funzioni di facilitatori linguistici verso i compagni neo-arrivati;
- prevede la raccolta in un archivio (cartaceo e/o informatico) di: vocabolari bilingue, testi semplificati di argomenti di varie discipline, esercitazioni, schemi e sintesi, via via che vengono prodotti da alunni e docenti, testi di narrativa bilingue, libri di educazione interculturale, di italiano come lingua 2 e indicazioni bibliografiche.
LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA
La Commissione Accoglienza è formata: dal Dirigente scolastico, o da un suo Collaboratore, che la presiede, da un docente per ogni ordine di scuola, dal docente referente per gli alunni stranieri, da un rappresentante designato della Segreteria didattica.
È aperta alla collaborazione: del mediatore linguistico–culturale, di alunni stranieri con funzione di facilitatori linguistici che possano assistere il nuovo compagno grazie alla conoscenza della lingua di origine, di genitori e di quanti si rendano disponibili a dare un contributo per l’accoglienza.
Ha il compito di:
- seguire le varie fasi dell’inserimento nella scuola degli alunni neo-arrivati;
- raccogliere le informazioni sulla storia familiare e scolastica dell’alunno attraverso colloqui con la famiglia;
- rilevare, se possibile, la situazione di partenza degli alunni dal punto di vista degli apprendimenti e delle conoscenze;
- individuare le esigenze degli alunni : alfabetizzazione, socializzazione, sostegno nello studio;
- organizzare corsi di alfabetizzazione e altre eventuali attività volte a favorire un loro inserimento nella scuola;
- individuare la classe di inserimento degli alunni;
- fornire, ai docenti della classe di inserimento, le informazioni relative alla prima fase di accoglienza;
- monitorare le attività programmate per gli alunni stranieri, rilevando le difficoltà da loro incontrate ed i risultati ottenuti;
- costruire una mappa delle risorse del territorio (associazioni, biblioteca, ecc.);
- raccogliere materiale informativo sui paesi d’origine degli alunni, sui sistemi scolastici ecc;
- organizzare corsi di L.2 per gli alunni neo arrivati;
- organizzare nella biblioteca della sede centrale dell’Istituto uno scaffale multiculturale;
- promuovere in alcuni momenti dell’anno scolastico incontri, feste, mostre, con genitori, comunità di appartenenza, mediatori culturali.
PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
AZIONI | REFERENTE | TEMPI | MATERIALI |
a. Domanda d’iscrizione
– Fornire informazioni e indicazioni generali sulla scuola – Richiedere la necessaria documentazione anagrafica, sanitaria ed il curriculum scolastico pregresso |
Personale designato della Segreteria didattica. |
Al momento del primo contatto con la scuola |
Materiale informativo plurilingue |
b. Colloquio con i genitori e l’alunno
– Raccogliere informazioni sull’alunno e la famiglia, sulla storia scolastica e sul progetto migratorio dei genitori |
Docente della Commissione Accoglienza (eventualmente affiancato dal mediatore linguistico-culturale
o dallo studente facilitatore) |
Su appuntamento, nei giorni successivi al primo contatto con la scuola |
Scheda rilevazione dati |
c. Approfondimento della conoscenza
Se è possibile ed opportuno si precederà a: – Rilevare la situazione di partenza dell’alunno relativa agli apprendimenti – Presentare l’organizzazione della scuola (orari, attività…) ed effettuare una visita dell’ambiente scolastico |
Docente della Commissione (eventualmente affiancato dal mediatore linguistico culturale o dallo studente facilitatore) |
Uno o più incontri nell’arco della prima settimana dall’ingresso a scuola dell’alunno |
– Prove per accertamento linguistico nella lingua madre dell’alunno – Prove non mediate dalla lingua per accertare le abilità grafico-manipolative e la conoscenza o meno del sistema alfabetico in caratteri neolatini – prove logico-matematiche – test sulla conoscenza della lingua inglese o di altre lingue europee – osservazioni in situazione |
N.B. Qualora l’alunno straniero si inserisca nel corso dell’anno scolastico (dopo il mese di marzo) l’attività didattica verterà principalmente sulla socializzazione e sullo sviluppo delle capacità relazionali dell’alunno.
INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
La Commissione Accoglienza, tenuto conto delle disposizioni legislative e delle informazioni raccolte durante la prima fase di accoglienza, propone l’assegnazione dell’alunno alla classe. L’inserimento in una classe di coetanei appare la scelta da privilegiare, in quanto consente al neo-arrivato di instaurare rapporti più significativi con i nuovi compagni, di evitare un pesante ritardo scolastico e di ridurre il rischio di dispersione scolastica.
La Commissione Accoglienza valuta poi tutte le informazioni utili sulle sezioni della stessa fascia in un’ottica che, pur tenendo conto del criterio numerico, consideri anche altri fattori utili ad un inserimento proficuo per l’alunno e per il gruppo classe nella sua globalità.
Sono presi in considerazione:
- la presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese;
- la complessità delle classi (disagio, handicap, dispersione, …);
- la ripartizione degli alunni nelle classi per evitare la costituzione di sezioni con predominanza di alunni stranieri.
I CONSIGLI DI CLASSE/TEAM DOCENTI
Hanno il compito di:
accogliere il nuovo alunno presentandolo alla classe
- prendere visione di tutto il materiale preparato dalla Commissione relativo alla fase di accoglienza
- ricercare forme di comunicazione e modi per facilitare l’inserimento
- osservare l’alunno nel contesto classe (utilizzando la scheda allegata)
- programmare con la collaborazione della Commissione gli interventi didattici ed educativi utili a facilitare l’inserimento del nuovo alunno e redigere se necessario un Piano Didattico Personalizzato
- confrontarsi con la Commissione e gli operatori per avere informazioni sull’andamento del corso di alfabetizzazione a cui partecipa l’alunno, per somministrare prove di verifica e per programmare le attività didattiche
- seguire le indicazioni relative alla valutazione riportate nel successivo punto
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI E PERCORSI INDIVIDUALIZZATI
Le Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, (Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006), così recitano in merito ai tempi per l’apprendimento dell’italiano L2, quale lingua per comunicare e quale lingua per studiare:
La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico.
Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche.
Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento e della vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo dell’italiano. L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell’azione didattica. Occorre, quindi, che tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano coinvolti.
È cura dei Consigli di Classe/team docenti operare affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione che hanno una conoscenza più o meno limitata della lingua italiana e che dunque partono da una evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione almeno nelle materie meno condizionate dalla competenza in Italiano L2 (es: ed: artistica, fisica e musicale, tecnologia, informatica, matematica…- nell’aspetto laboratoriale).
Il Consiglio di Classe/team docenti può prevedere un percorso individualizzato che svolga attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico propedeutico ai linguaggi specialistici disciplinari.
Nella valutazione dell’alunno sarà opportuno prendere in considerazione il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico; tale percorso diventa q u i n d i parte integrante della valutazione di italiano e anche di altre discipline, nel caso in cui sia stato possibile l’apprendimento di contenuti.
Gli insegnanti curricolari sarà opportuno che concordino con i docenti del corso di alfabetizzazione le verifiche da somministrare agli alunni.
Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Ogni scelta del Consiglio di Classe/team docenti deve essere verbalizzata.
A partire dal livello di competenza B1 (QCE), calibrato secondo l’età, lo studente potrà essere valutato sui programmi disciplinari della classe di appartenenza.
Si ricorda che per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, il voto/valutazione sommativa non può essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali che sono comunque disciplinari quali impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento e di eventuali condizioni particolari. Per la valutazione degli alunni stranieri, inoltre, è opportuno prendere in considerazione la situazione di possibile svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano L2.
RIFERIMENTI NORMATIVI
PROCEDURE DI INSERIMENTO ED ACCOGLIENZA
Decreto Presidente della Repubblica n. 722 del 10 settembre 1982
“Attuazione della direttiva CEE n°486 del 1977 relativa alla formazione scolastica dei figli di lavoratori migranti”
Circolare Ministeriale n. 301 dell’8 settembre 1989
“Inserimento degli stranieri nella scuola dell’obbligo: promozione e coordinamento delle iniziative del diritto allo studio”
Circolare Ministeriale n. 205 del 26 luglio 1990
“La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri – L’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n. 5 del 12 gennaio 1994
“Iscrizione nelle scuole e negli Istituti di ogni ordine e grado di minori stranieri privi del permesso di soggiorno”
Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 (art.112)
“Testo unico delle disposizioni legislative in materia d’istruzione”
Circolare Ministeriale n. 119 del 6 aprile 1995
Iscrizione degli alunni alle scuole o Istituti statali di ogni ordine e grado” .Integrazione e modifiche alle CC.MM n. 363 del 22 dicembre 1994 e n. 49 del 10 febbraio 1995
Ordinanza Ministeriale n. 455 del 1997 (art. 1)
“Istituzione dei Centri Territoriali Permanenti”
Circolare Ministeriale n. 658 del 24 settembre 1997
“Vaccinazioni obbligatorie – Ammissione alle scuole dell’obbligo di alunni non vaccinati”
Legge n. 40 del 6 marzo (art. 36, art. 40)
“Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
Decreto Legislativo n. 286 del 25 luglio 1998 (art. 38)
“Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
Circolare Ministeriale n. 489 del 22 dicembre 1998
“Modulistica per l’iscrizione degli alunni. Applicazione della Legge n. 127 del 15 maggio 1997 e Legge 191 del 6 giugno 1998”
Decreto Presidente della Repubblica n. 355 del 26 gennaio 1999
“regolamento recante modificazioni al D.P.R. 22/12/98 n. 1518 in materia di certificazioni relative alle vaccinazioni obbligatorie”
Circolare Ministero della Sanità del 7 aprile 1999 (bis)
“Vaccinazioni obbligatorie”
Decreto Presidente della Repubblica n. 275 dell’8 marzo 1999
“Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21 della L. 59 del 15 marzo 1999”
Decreto Presidente della Repubblica n. 394 del 31 agosto 1999 (art.47)
“Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’art. 1, comma 6, del D.L.25/7/98, n.286”
Decreto Presidente del Consiglio n. 533/1999 (art. 6)
“regolamento concernente i compiti del Comitato per i minori stranieri”
Circolare Ministeriale n. 87 del 23 marzo 2000
Iscrizione dei minori stranieri alle classi delle scuole di ogni ordine e grado
Circolare Ministeriale n. 3 del 5 gennaio 2001
Iscrizione alle classi di ogni ordine e grado
Legge n. 189 del 30 luglio 2002 (art. 33)
“Modifica della normativa in materia di immigrazione ed asilo”
Pronuncia Consiglio Nazionale Pubblica istruzione del 20 dicembre 2005
“Documento generale di indirizzo per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006
“Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”
Pubblicazione Ministero Pubblica Istruzione ottobre 2007
“La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. A cura dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale”
Circolare Ministero Pubblica Istruzione gennaio 2010
“Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”.
PROMOZIONE DELL’INTEGRAZIONE LINGUISTICA
Decreto Presidente della Repubblica n. 722 del 10 settembre 1982 (art. 2)
“Attuazione della direttive CEE n° 486 / 1977 relativa alla formazione scolastica dei figli dei lavoratori migranti”
Circolare Ministeriale n. 136 del 18 maggio 1990 (punti 2, 4, 9)
“Iniziative di aggiornamento”
Circolare Ministeriale n. 205 del 26 luglio 1990
“La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri – L’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n. 73 del 2 marzo 1994
“Dialogo interculturale e convivenza democratica : l’impegno progettuale della scuola”
Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 (art. 113)
“Testo unico delle disposizioni legislative in materia d’istruzione” Estratto del Capo II sulla scolarità dei cittadini stranieri”
Decreto Presidente della Repubblica n. 275 dell’8 marzo 1999 (art. 4)
“Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21 della L. 59 del 15 marzo 1999”
CNNI Contratto Integrativo comparto Scuola del 31 agosto 1999 per gli anni 1998/2001 (art.19) “Formazione per gli insegnanti delle scuole collocate nelle aree a forte processo immigratorio o frequentate da nomadi”
Decreto Presidente della Repubblica n. 394 del 31 agosto 1999 (art.47)
“Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’art. 1, comma 6, del D.L.25/7/98, n.286”
Pronuncia Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione del 20 dicembre 2005
“Documento generale di indirizzo per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006
“Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”
Pubblicazione Ministero Pubblica Istruzione ottobre 2007
“La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. A cura dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale”
VALORIZZAZIONE DELL’IDENTITA’ E DELL’APPARTENENZA
Legge n. 53 del 19 giugno 1981
“Regolamenti per l’attuazione degli interventi per il diritto allo studio”
Decreto Presidente della Repubblica n. 722 del 10 settembre 1982 (art. 2)
“Attuazione della direttive CEE n° 486 / 1977 relativa alla formazione scolastica dei figli dei lavoratori migranti”
Legge n. 943 del 30 dicembre 1986 (art. 45, comma 7)
“Norme in materia di collocamento e trattamento dei lavoratori extracomunitari immigrati e contro l’immigrazione clandestina”
Pronuncia del Consiglio Nazionale della pubblica Istruzione del 28 aprile 1992 – trasmessa con C.M. n. 122/1992
“Educazione interculturale nella scuola”
Pronuncia del Consiglio Nazionale della pubblica Istruzione del 24 marzo 1993 – trasmessa con C.M. n. 138/1993
“Razzismo e antisemitismo oggi : il ruolo della Scuola”
Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 (art. 115)
“Testo unico delle disposizioni legislative in materia d’istruzione” estratto del capo II sulla scolarità dei cittadini stranieri”
Legge n. 40 del 6 marzo 1998 (art. 42, c.3)
“Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
Legge n. 198 del 30 luglio 2002
“Modifica della normativa in materia di immigrazione e di asilo”
Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione del 20 dicembre 2005
“Documento Generale di indirizzo per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006
“Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Circolare Ministeriale n. 205 del 26 luglio 1990
“La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri – L’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n. 632 del 7 marzo 1992
“Settimana per il dialogo interculturale (27 aprile – 2 maggio 1992)
Pronuncia del Consiglio Nazionale della pubblica Istruzione del 28 aprile 1992 – trasmessa con C.M. n. 122/1992
“Educazione interculturale nella scuola”
Circolare Ministeriale n. 73 del 2 marzo 1994
“Dialogo interculturale e convivenza democratica : l’impegno progettuale della scuola”
Pronuncia del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione del 20 dicembre 2005
“Documento Generale di indirizzo per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n. 24 del 1 marzo 2006
“Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”
RISORSE PROFESSIONALI E STRUMENTI PER L’INTEGRAZIONE
Direttiva n. 660 del 1996
“Prevenzione della dispersione scolastica e successo formativo”
CCNI Contratto Integrativo comparto scuola del 31 agosto 1990 per gli anni 1998/2001
Art. 29 – attività aggiuntive a carico del fondo d’istituto incrementato per le scuole collocate in aree a forte processo immigratorio”
Art. 37 – attribuzione da parte del Collegio dei Docenti delle funzioni strumentali”
RUOLO DELLE ISTITUZIONI E RISORSE FINANZIARIE
Decreto Presidente della Repubblica n. 275 dell’8 marzo 1999 (art. 7)
“Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21 della L.59 del 15 marzo 1999”
Circolare Ministeriale n. 301 dell’8 settembre 1989
Inserimento degli stranieri nella scuola dell’obbligo: promozione e coordinamento delle iniziative del diritto allo studio”
Circolare Ministeriale n. 205 del 26 luglio 1990 (art. 5 “L’organizzazione scolastica in presenza di alunni stranieri)
“La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri – L’educazione interculturale”
Decreto Ministero Pubblica Istruzione del 5 gennaio 1999
“Costituzione Commissione Nazionale per l’educazione interculturale”
Circolare Ministeriale n.249 del 21 settembre 1999
“Scuole situate in zone a forte processo migratorio”
Decreto Presidente della Repubblica n. 394 del 31 agosto 1999 (art. 47 , c. 5)
“Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’art. 1, comma 6, del D.L.25/7/98, n.286”
Circolare ministeriale n. 221 del 2 ottobre 2002
“Criteri di ripartizione fondi per aree a rischio e forte processo immigratorio” (art. 9 2002/2005 comparto scuola CCNL)
Decreto Ministeriale 28 aprile 2004
“Riorganizzazione Uffici Dirigenziali di livello generale”
Circolare Ministeriale n. 41 del 24 marzo 2005
“Criteri di ripartizione delle risorse per le aree a rischio e a forte processo immigratorio”
Decreto istitutivo del 6 dicembre 2006
“Osservatorio Nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale”
RILASCIO ED EQUIPOLLENZA DEI TITOLI DI STUDIO
Decreto Legislativo n. 297 del 29 giugno 1994 art. 192, comma 3
“Equipollenza licenza elementare e media”